venerdì 7 gennaio 2011

Food for thought.

" Lei dice che per creare una grande opera basta vivere il più intensamente e profondamente possibile una qualunque vita reale, ché se il nostro spirito ha in sé le condizioni del capolavoro, questo verrà fuori da sé, naturalmente, sanamente, di come accade di tutti i fenomeni vitali.
No, secondo me, l'arte vuole un tal lungo travaglio e maceramento dello spirito, un tale incessante calvario di tentativi che per lo più falliscono, prima di giungere al capolavoro, che si potrebbe piuttosto classificarla fra le attività anti-naturali dell'uomo. Che anzi, se quest'anima non si è contorta e stravolta e dissanguata, se non si è insomma ridotta per le fatiche e l'abuso di atteggiamenti particolari ad un aspetto fuori d'ogni comune e privo di quel gretto ottimismo che porta con sé la naturale sanità, quest'anima non verrà mai a comporre un capolavoro."

CESARE PAVESE, lettera a Augusto Monti, 18 maggio 1928.

1 commento:

  1. marta grazie per i tuoi pensieri. qui è tutto nuvole basse e pressione pesante, e io sono davanti al mio computer a lavorare.. ma a fare quello che descrive pavese ho rinunciato già da un paio d'ore :)
    cerco anche io una cosa, se la trovo la posto...

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