venerdì 12 novembre 2010

Pioggia. Supposed short story, a passage.

Stamattina la voglia di lavorare l'ho lasciata a casa. Giro e rigiro lo sguardo su fogli di carta che mi sembrano intraducibili. Dodici euro a cartella. Apro a caso il dizionario di inglese. Cerco, labile. Fleeting. In questo documento di marketing, fleeting, non mi servirà a niente. Mi segno la parola sull'agenda, nel giorno di oggi. Poi torno sul documento che devo tradurre. E' il verbale di una convention della scorsa settimana. Un corso d'aggiornamento per i dipendenti di un'azienda abbastanza grossa, che ha a che fare con l'Inghilterra. Si parla di placement on shop e placement on market. Di marketing mix. Di P. Product. Prize. Promotion. Placement.
Arriva alla mia scrivania Cri.
Mangiamo insieme, alla pausa pranzo?

Per me un toast senza prosciutto, pomodoro e mozzarella.
Per me un'insalata.
Da bere?
Per me una birra piccola.
Per me acqua, naturale.
Sei sempre a dieta?
Cara mia, quando avrai la mia età ti accorgerai che fa ingrassare anche l'aria, ogni tanto.

Cri potrebbe essere la donna di tutti. Ha nel viso un tratto universale, che la rende interscambiabile con tutte le altre donne quarantenni. Pelle tirata, qualche macchia intorno agli occhi, labbra tese, sottili, aride. E' preoccupata della vecchiaia, della non fecondità, pronta a strappare con l'inganno un figlio a qualsiasi uomo.
Ha il corpo che sembra essersi trascinato fin qui, quest'oggi. Non ha camminato per arrivare, ma si è portata avanti, si è fatta scivolare sull'asfalto graffiandosi i fianchi e le spalle. Vestita di nero, pantaloni attillati, scarpe col tacco, maglione abbondante che copre pancia e sedere. Nasconde i segni del tempo, penso.
La guardo e mi sa di ostentata malattia, disagio camuffato in sorrisi tesi e cascate di sigarette. Una donna così è in continua ricerca di qualcosa. Non si è ancora fermata.

3 commenti:

  1. bello,mi è piaciuto. continua. pà

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  2. Questa donna è lo squallore. Squallore che si vede sempre più spesso in giro. Me ne sono chiesto il motivo, se sia uno squallore presente in me o una tipica situazione della vita contemporanea. Credo dia questa sensazione perché suggerisce un modo triste di invecchiare: grigio, depresso, inaccettato, impersonale e soprattutto estraneo. Cerchiamo una giovinezza e un successo imposti dall'esterno. Falsificare la propria condizione, fasciarla di mesti desideri delusi, evidenziare le impossibilità al posto delle possibilità, l'esclusione al posto dell'inclusione, colorarsi di rimpianti è squallido. La luce di questa donna è un neon.

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