martedì 11 maggio 2010

Done, not done

Ritrovo un foglio di carta, piegato in due, a quadretti e scritto di penna verde. Ordinato, con un lato sporcato da una striscia di scotch ormai vecchia di anni. Il foglio è diviso in due colonne. A sinistra la colonna "Done" a destra la colonna "Not done".
Qualcosa mi torna alla mente.
Done: a portrait of a friend.
Not done: a portrait of an inimical.
Le frasi si alternano, positivo e negativo. Fatto e non fatto.
Done: impress my lips shape on a vaporetto misty window.
Not done: impress my shoes shape on the room ceiling.
Done: reproduce with a draw the Mattelhorn mountain, disegnare il Cervino.
Not done: destroy the Mattelhorn mountain, distruggere il Cervino.
Reproduce a genexploited face, riprodurre un viso rovinato dalla genetica, fatto, ridurre il mio viso come se fosse stato rovinato, make my face destroyed, not done.
Fatto: collect baby's objects found on the street, collezionare oggetti di bambini trovati in strada. Not done: fare qualcosa con questi oggetti.
Done: have made a space completely mine.
Fatto: aver reso uno spazio completamente mio.
Not done: have made a dogma completely mine.
Non fatto: aver reso un dogma completamente mio.

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