mercoledì 1 giugno 2011

Ricordi, #7.

Ricordo un paio di scarpe rosse che un temporale mi rovinò.
Ricordo il seno enorme di un'amica di mia nonna, l'Ormisde.
Ricordo la notte passata da sola sul treno diretto per Roma.
Ricordo l'incontro con G. sotto la tettoia dell'orologio, a portapalazzo.
Ricordo la descrizione di quattro tori durante un reading.
Ricordo il bagno al fiume, nuda, nell'acqua gelata.
Ricordo il bivacco Margherita Giraudo.
Ricordo il sole che entrava dalla porta del balcone nella vecchia casa dei miei genitori.
Ricordo la prima sigaretta che ho fumato, nel cortile del liceo, seduta per terra.
Ricordo di aver fatto l'amore al parco, di notte, tanti anni fa.
Ricordo un bacio rubato a Enver, poco prima di partire e di non rivederlo mai più.
Ricordo le pesche con il vino bianco.
Ricordo l'ultima volta che ho dormito su un prato, guardando le stelle per addormentarmi.
Ricordo il freddo della mansarda.
Ricordo i meno diciassette di una notte di febbraio.
Ricordo Zafir, il cane nero di Arduino.
Ricordo l'appartamento numero tre, e il due e il cinque e tutti quanti, dall'uno all'otto.
Ricordo le lenzuola pulite da prendere nell'armadio.
Ricordo il conteggio (puzzolente) delle lenzuola sporche da spedire poi in lavanderia.
Ricordo un vestitino verde che indossavo da bambina.
Ricordo una fotografia di mia sorella che spara con le mani verso il cielo, prendendo la mira.
Ricordo i papaveri rossi.

1 commento:

  1. Che belli questi ricordi, brava Marta! continua a scrivere così, con spontaneità. Buona estate, dovunque sarai! FRED (Fabri T.)

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