domenica 27 giugno 2010

Hamletmachine, Heiner Muller

Mare profondo. Ofelia su una sedia a rotelle. Passano pesci macerie cadaveri e pezzi di cadavere.
Ofelia (mentre due uomini in camice da medico avvolgono lei e la sedia a rotelle con fasce di garza che fanno passare sotto il sedile e poi sulle spalle):

Qui parla Elettra.
Nel cuore dell'oscurità. Sotto il sole del supplizio. Alle metropoli del mondo. Nel nome del sacrificio.
Io butto via tutti i semi che ho ricevuto. Trasmuto il latte dei miei seni in veleno mortale.
Mi riprendo indietro il mondo che ho partorito. Soffoco il mondo che ho partorito, tra le mie cosce. Lo seppellisco nella mia vagina.
Abbasso la gioia della sottomissione. Viva l'odio il disprezzo la rivolta la morte.
Perchè quando con i vostri coltelli da macellaio entrerete nelle stanze da letto saprete la verità.

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